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Castello di Aleppo (Siria)

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Il Castello di Aleppo è un palazzo fortificato medievale grande nel centro della vecchia città di Aleppo, nord della Siria. Esso è considerato uno dei castelli più antichi e più grandi del mondo. Utilizzo della collina cittadella risale almeno alla metà del III millennio A.C.. Successivamente occupata da molte civiltà, compresi i greci, bizantini, Ayyubidi e Mamelucchi, la maggior parte della costruzione così com’è oggi è pensata per provenire dal periodo ayyubide. Un lavoro di conse ... rvazione vasto ha avuto luogo negli anni 2000 la Fiducia di Aga Khan per coltura in collaborazione con la società archeologica di Aleppo. Che domina la città, la cittadella è parte Antica città di Aleppo, un patrimonio mondiale dell’UNESCO dal 1986.

La necessità di proteggere la cittadella con mura fu dettata prima dalle spedizioni dei Crociati in Terra santa e in seguito dalle invasioni mongole. Passato il pericolo di attacchi esterni la cittadella divenne dimora dei Mamelucchi che vi eressero la loro reggia. Oltrepassato l’ardito ponte sul fossato si varca l’imponente porta d’ingresso oltre la quale si susseguono le sale regali collegate tra loro da una serie di scale e corridoi. La sala del trono è famosa per il suo soffitto in legno intagliato. La piatta cima della collina è occupata da due moschee, la Grande Moschea della Cittadella e l’altra dedicata ad Abramo dallo stile severo. Per il resto il suolo è occupato da una serie di scavi che hanno portato alla luce, tra l’altro, le fondamenta del palazzo degli Ayyubidi distrutto dai Mongoli. L’anfiteatro non è antico ma una realizzazione moderna ove sono dati spettacoli per turisti che spaziano dalla rappresentazioni di opere classiche a danze di dervisci.

Gli aleppini rivendicano orgogliosamente una storia ininterrotta di 5000 anni. I primi documenti che la citano appartengono agli archivi degli Ittiti, di Mari e di Ebla del II millennio a.C., dove appare come capitale del regno amorrita di Yamkhad. La città viene conquistata dal re ittita Muršili I, nel 1600 a.C., lasciando un vuoto politico nel nord della Siria sino all’inizio del XV secolo a.C., quando viene annessa al regno hurrita di Mitanni. Il re ittita Shuppiluliuma nel 1473 a.C. riconquista la città, che diventa sede religiosa dell’impero ittita.

Nel 1274 a.C. il re di Aleppo Telepinu partecipa con le forze hittite alla famosa battaglia di Kadesh svoltasi sulle rive dell’Oronte, non distante dalla città. La battaglia segnò la fine dell’espansione verso nord degli Egiziani.

Dopo la caduta dell’Impero hittita con l’invasione dei Popoli del mare (1190 a.C.), Aleppo forma uno dei piccoli stati neo-hittiti, mentre l’elemento arameo aveva il sopravvento tra la popolazione, come in tutta la Siria del nord; infatti più tardi Aleppo diventa capitale di un regno aramaico.

Tiglatpileser I, nell’XI secolo a.C., invade l’impero ittita e fonda l’impero assiro, nel quale viene definitivamente inclusa con la vittoria di Salmanassar III nella battaglia di Qarqar (853 a.C.), la città di Aleppo, che da quel momento conserva come unico motivo di prestigio il celebre ed antico santuario del dio della tempesta, Hadad.

I caldei o neo-babilonesi si sostituiscono brevemente agli assiri nel 612 a.C., e a loro volta sono sconfitti da Ciro II di Persia (539 a.C.), fondatore dell’Impero achemenide. Viene istituito il sistema amministrativo delle satrapie.

Nel 333 a.C. Aleppo viene conquistata da Alessandro Magno, e viene chiamata ‘Beroea’ dal suo successore Seleuco I Nicatore, che la fortifica a scopo militare, ed è annessa alla satrapia di Babilonia. Fece parte dell’Impero seleucide fino all’arrivo dei romani; ma, tra il secondo ed il primo secolo a.C., soffrì per le lotte dinastiche all’interno della famiglia regnante e la città fu conquistata anche dal re armeno Tigrane.

Nel 64 a.C. Pompeo annette la Siria alla Repubblica Romana; la città diviene quindi parte dell’Impero romano prima, e di quello Bizantino poi
Nel 540, la città venne distrutta dal re sasanide Cosroe I e fu riedificata e fortificata dall’imperatore Giustiniano.

Con l’avanzata della potenza araba nel VI secolo, gli aleppini aprono le porte della città a Khalid ibn al-Walid nel 637. Sotto gli Omayyadi la città prospera, per poi declinare quando gli Abbasidi spostano la capitale del califfato a Baghdad e distruggono tutte le opere degli Omayyadi (resta solo l’impianto della grande Moschea). La dinastia degli Hamdanidi, iniziata con ʿAli Sayf al-Dawla, che rese Aleppo indipendente dal califfo, regna dal 944 al 1003 e, proprio con Ali Sayf, ancora oggi ricordato ad Aleppo, difende la città contro gli attacchi dell’imperatore bizantino Niceforo Foca che, nel 962, riesce a saccheggiare la città ma non a conquistarne la Cittadella.

In seguito la città cadde sotto il controllo dei Fatimidi sciiti nel 1015, di alcune tribù beduine nel 1024, della famiglia dei Banu ʿAqīl nel 1080, dei turchi Selgiuchidi sunniti nel 1086 e della dinastia urtuchide nel 1117.

Durante le crociate la città viene assediata, senza esito, dai cristiani nel 1098 mentre, nel 1124, arriva in aiuto della città l’atabeg selgiuchide di Mossul, ʿImād al-Dīn Zangī.

Con Nur al-Din Zangi (1128 – 70), figlio di Zangi e atabeg di Mossul, Aleppo diventa il fulcro della reazione islamica contro i crociati e, alla morte di questi, passa al curdo Saladino, fondatore della dinastia degli Ayyubidi, che riunisce sotto un’unica guida diverse fazioni islamiche e pone fine alla terza crociata. Il figlio del Saladino, al-Zahir Ghazi, fece scavare il fossato e ricoprì di pietre la scarpata della Cittadella.

Nel 1138 la città subisce molti danni a causa di un terremoto catastrofico che causa circa 250.000 vittime.

La città viene conquistata e devastata durante le incursioni mongole in Palestina del 1260. I Mamelucchi nel 1292 ricostruiscono la Cittadella che nuovamente viene distrutta nel 1400 con l’invasione di Tamerlano.

Nel 1516 Aleppo passa sotto gli Ottomani con Selim I, che sconfigge i Mamelucchi di Siria ed Egitto. Vi si stabilisce la residenza di un Wali (governatore), e nei quattro secoli che seguono la città resta uno degli scali commerciali più importanti al mondo, confluendovi le vie carovaniere dell’Asia e dell’Arabia con i collegamenti al Mar Mediterraneo nei porti di Tripoli e Alessandretta. È tappa obbligatoria nei pellegrinaggi islamici alla Mecca.

Nel 1822, un terribile terremoto uccide il 60% della popolazione della città, che in poche decadi si risolleva e alla fine di quel secolo raggiunge nuovamente i centomila abitanti.

In seguito alla caduta dell’impero ottomano nel 1920 viene imposto il protettorato francese nel territorio attualmente compreso negli stati di Siria, Libano e Israele, oltre alla zona di Alessandretta, che viene ceduta arbitrariamente dai francesi al nuovo Stato Turco, privando così Aleppo del suo porto storico.

Alcune immagini del castello

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Informazioni utili

Latitudine: 36.1996708
Longitudine: 37.1627062
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